Aumento olio di oliva: prezzi alle stelle
Aumento olio di oliva: costi produzione alle stelle per bassa resa
Aumento olio d’oliva: scopri perché i prezzi sono alle stelle e cosa aspettarsi.
Indice
- Le abbondanti piogge hanno compromesso la qualità e la quantità dell’olio prodotto
- L’impatto delle piogge abbondanti sulla resa dell’olio d’oliva e i costi di produzione
- Aumento prezzi 2024
L’acqua, infiltrandosi nelle olive, ha ridotto significativamente la resa olivicola
Nonostante la quantità complessiva di olio d’oliva prodotta non abbia subito un drastico calo, il settore oleario sta affrontando una significativa sfida legata all’aumento dei costi di produzione. Uno dei principali fattori che hanno contribuito a questa situazione è l’eccessiva presenza di acqua all’interno delle olive. A causa delle abbondanti precipitazioni delle ultime settimane, le olive hanno assorbito una quantità d’acqua superiore alla norma. Questo fenomeno, sebbene abbia incrementato il peso dei frutti, ha determinato una diminuzione della percentuale di olio estratto, incidendo negativamente sulla resa complessiva. In altre parole, le olive sono diventate più “acquose”, con conseguente riduzione del prezioso liquido dorato al loro interno.
L’impatto delle piogge abbondanti sulla resa dell’olio di oliva e i costi di produzione
Le intense precipitazioni delle ultime settimane hanno avuto un impatto significativo sulla produzione olearia di quest’anno. L’eccesso di acqua assorbita dalle olive ha ridotto la percentuale di olio estratto, pur aumentando il peso dei frutti. Questo fenomeno, noto come “diluizione” dell’olio, ha innescato una serie di conseguenze economiche per il settore.
Nonostante la quantità complessiva di olive raccolte sia sostanzialmente in linea con le previsioni iniziali, la resa in olio, ovvero la quantità di olio ottenuta da una data quantità di olive, è risultata inferiore alla media. Ciò significa che per produrre la stessa quantità di olio è necessario lavorare un volume maggiore di frutti.
Aumento prezzi 2024
L’aumento dei costi di produzione è un altro elemento che sta mettendo sotto pressione gli olivicoltori. La raccolta delle olive, che viene pagata in base al peso, è diventata più onerosa a causa del maggior peso dei frutti causato dall’acqua. Anche le operazioni di frangitura hanno subito un incremento dei costi, in quanto è necessario lavorare un volume maggiore di materia prima.
Per illustrare meglio questa dinamica, consideriamo un esempio pratico: se per raccogliere e frangere un quintale di olive si spendono in media 70 euro, con una resa del 7% il costo per produrre un chilo di olio sarà di 10 euro. Al contrario, con una resa del 14%, il costo si dimezzerà, attestandosi a 5 euro per chilo.
Alla luce di questa situazione, alcuni produttori stanno valutando di ritardare la raccolta delle olive, sperando che le condizioni meteorologiche favorevoli permettano ai frutti di perdere acqua e di aumentare la loro concentrazione in olio.
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