La tredicesima quando arriva: Guida completa 2024

 La tredicesima quando arriva: date, importi e bonus 100€ per pensionati e lavoratori

La tredicesima quando arriva? Scopri date, importi e novità: una guida alla pensione e anche per i lavoratori.

Indice

Novità sulla Tredicesima per i Pensionati nel 2024

I pensionati che hanno cessato l’attività lavorativa nel corso del 2024 potrebbero ricevere una meno piacevole sorpresa con la tredicesima. In particolare, coloro che hanno beneficiato dell’Ape Sociale potrebbero subire un impatto negativo sull’importo aggiuntivo della pensione di dicembre.

Tredicesima in Pagamento a Dicembre: Buone e Cattive Notizie per i Pensionati

Il prossimo 2 dicembre sarà erogata la tredicesima, l’integrazione al cedolino pensionistico di dicembre. Una buona notizia è che, a differenza di altre voci, l’importo della tredicesima non subirà trattenute per le addizionali regionali e comunali, garantendo un netto maggiore a parità di lordo. Tuttavia, come anticipato, alcune categorie di pensionati, come coloro che hanno usufruito dell’Ape Sociale, potrebbero vedere ridotto l’importo complessivo della tredicesima.

Tredicesima 2024: Quando arriva in busta paga? Una guida completa per settore

L’attesa per la tredicesima è ormai ai nastri di partenza. Ma quando potremo effettivamente incassare questa mensilità aggiuntiva? La data di pagamento può variare a seconda del settore di appartenenza e del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di riferimento.

  • Settore privato: Per la maggior parte dei lavoratori del settore privato, la tredicesima viene solitamente erogata nei giorni immediatamente precedenti le festività natalizie, tra il 15 e il 20 dicembre. Tuttavia, le date precise possono variare leggermente in base al CCNL di riferimento. Ad esempio, per i lavoratori del commercio e del metalmeccanico, il CCNL prevede l’erogazione entro il 24 dicembre.
  • I dipendenti della pubblica amministrazione ricevono lo stipendio secondo un calendario prestabilito dalla legge. Il pagamento della tredicesima mensilità, solitamente, avviene entro il giorno quattordici del mese. Tuttavia, nel caso in cui il 14 cada in un giorno festivo, come accadrà nel 2024, il pagamento viene anticipato o posticipato. Ad esempio, per il personale scolastico e gli insegnanti, si prevede un pagamento anticipato, mentre per gli altri dipendenti pubblici potrebbero esserci lievi variazioni.

La tredicesima è ormai alle porte e, a meno di specifiche indicazioni del tuo datore di lavoro, puoi aspettarti di riceverla nei prossimi giorni. Ricorda che le date esatte possono variare in base al tuo settore di appartenenza e al tuo contratto collettivo.

Per essere certo della data precisa, ti consiglio di consultare il tuo CCNL o di rivolgerti direttamente al tuo ufficio del personale.

Tutto sulla tredicesima per i pensionati: date, importi e modalità di riscossione

I pensionati, come i lavoratori dipendenti, attendono con impazienza l’arrivo della tredicesima mensilità. Quest’anno, i pensionati potranno contare sull’accredito della tredicesima il primo giorno bancabile del mese di dicembre, ovvero lunedì 2 dicembre.

Per i pensionati che preferiscono ritirare l’assegno presso gli uffici postali, è stato predisposto un calendario specifico per evitare affollamenti:

  • Per i pensionati con cognome dalla A alla C, il pagamento è previsto per lunedì 2 dicembre.
  • I pensionati con cognome dalla D alla K riceveranno la tredicesima martedì 3 dicembre.
  • Il pagamento delle pensioni seguirà un calendario dettagliato: i pensionati con cognome dalla L alla P riceveranno l’accredito il 4 dicembre, mentre quelli dalla Q alla Z il 5 dicembre.

Questo calendario, introdotto durante la pandemia, è stato confermato anche per il 2024 al fine di garantire un ritiro più ordinato e sicuro.

I pensionati potranno godere della loro tredicesima a partire dal 2 dicembre, seguendo il calendario di ritiro stabilito in base al cognome.

Calcolo della Tredicesima per i Pensionati: Le Regole Fondamentali

Il meccanismo di calcolo della tredicesima per i pensionati presenta notevoli similitudini con quello previsto per i lavoratori dipendenti. In sostanza, l’importo della tredicesima è direttamente proporzionale al periodo durante il quale si è percepita la pensione nell’anno solare. Ciò significa che, per ogni mese di pensione, viene accantonata una quota fissa che andrà a comporre la tredicesima. Pertanto, per beneficiare dell’importo pieno della tredicesima, è necessario essere titolari della pensione per l’intero anno. Solo in casi eccezionali, come quelli che esamineremo più avanti, possono verificarsi delle variazioni.

Pensionati 2024: Un Impatto Negativo sulla Tredicesima

I pensionati che hanno cessato la propria attività lavorativa nel corso del 2024 si troveranno a dover fare i conti con una tredicesima di importo inferiore rispetto a chi è andato in pensione negli anni precedenti. Questo è dovuto al fatto che il calcolo della tredicesima, come abbiamo visto, è direttamente legato al periodo di percezione della pensione. Pertanto, coloro che hanno iniziato a percepire la pensione nel corso dell’anno corrente vedranno ridotta la propria tredicesima in proporzione ai mesi non coperti. È importante sottolineare, tuttavia, che i mesi non coperti non vanno persi, in quanto concorreranno al calcolo delle tredicesime degli anni successivi.

Tredicesima dei Pensionati: Guida al Calcolo Passo Passo con Esempio Pratico

Per comprendere meglio come viene calcolata la tredicesima delle pensioni, facciamo un esempio concreto. Supponiamo che un pensionato percepisca una pensione lorda mensile di 1.000 euro. In questo caso, per ogni mese di pensione, verrà accantonato un dodicesimo della pensione lorda, ovvero 83,33 euro. L’importo complessivo della tredicesima si ottiene moltiplicando la quota mensile accantonata per il numero di mensilità di contribuzione nell’anno. Ad esempio, se il pensionato ha percepito la pensione per 12 mesi, la tredicesima ammonterà a 1.000 euro.

Tredicesima e Stabilità della Pensione: Un Legame Indissolubile

L’importo della tredicesima è strettamente correlato alla stabilità del trattamento pensionistico. In assenza di variazioni significative nell’importo mensile della pensione durante l’anno, come ad esempio quelle derivanti da ricalcoli per supplementi o nuove richieste, la tredicesima, nella maggior parte dei casi, corrisponderà all’ultimo cedolino mensile percepito. Questo principio si applica, ad esempio, ai pensionati che hanno mantenuto inalterato il proprio trattamento pensionistico nel corso dell’anno.

Tredicesima e Tassazione: Attenzione alle Differenze

Sebbene l’importo lordo della tredicesima possa coincidere con l’ultimo cedolino mensile, è fondamentale sottolineare che il netto subisce una tassazione leggermente diversa. Le detrazioni fiscali previste per i redditi da pensione, che riducono l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) dovuta sul cedolino mensile, non vengono applicate nella stessa misura sulla tredicesima. Questo comporta un lieve decremento dell’importo netto percepito.

Tredicesima vs quattordicesima: qual è la differenza?

Spesso si fa confusione tra tredicesima e quattordicesima. Entrambe rappresentano delle mensilità aggiuntive, ma presentano alcune differenze significative:

  • Tredicesima: È una mensilità corrisposta a tutti i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, e corrisponde a un dodicesimo della retribuzione annua.
  • Quattordicesima: È una mensilità aggiuntiva prevista solo per alcuni settori specifici, come quello metalmeccanico, e non è corrisposta a tutti i lavoratori.

Pensionamenti nel Corso dell’Anno: L’Impatto sulla Tredicesima

I pensionati che hanno iniziato a percepire il trattamento pensionistico nel corso dell’anno in corso si troveranno a ricevere una tredicesima di importo inferiore rispetto a coloro che sono pensionati da più tempo. Questo è dovuto al fatto che il diritto alla tredicesima matura proporzionalmente ai mesi di percezione della pensione. Ad esempio, un pensionato che ha iniziato a percepire la pensione a maggio avrà diritto solo a otto dodicesimi della tredicesima. È importante sottolineare, tuttavia, che i contributi versati prima del pensionamento, anche nei mesi in cui non si percepiva ancora la pensione, vengono comunque considerati ai fini del calcolo di altre prestazioni previdenziali.

Ape Sociale e Tredicesima: Una Combinazione Svantaggiosa

I beneficiari dell’Ape Sociale si trovano a dover affrontare una situazione particolarmente sfavorevole riguardo alla tredicesima. A differenza di altri pensionati, coloro che hanno anticipato il pensionamento grazie a questa misura non hanno diritto a ricevere alcuna tredicesima, nemmeno parziale. Questa condizione è particolarmente svantaggiosa, in quanto l’Ape Sociale, pur consentendo di accedere anticipatamente al pensionamento, non è equiparabile a una pensione di vecchiaia a tutti gli effetti.

Ape Sociale: Un’Indennità Transitoria senza Tredicesima

L’Ape Sociale è un’indennità di sostegno al reddito che permette a determinate categorie di lavoratori di anticipare il pensionamento, solitamente a 63 anni e 7 mesi. Tuttavia, è importante sottolineare che l’Ape Sociale non è una pensione a tutti gli effetti, ma un’indennità temporanea erogata dallo Stato fino al raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia, generalmente fissata a 67 anni. L’importo massimo mensile dell’Ape Sociale è di 1.500 euro lordi e, a differenza delle pensioni ordinarie, non prevede il pagamento della tredicesima. Questa caratteristica rende l’Ape Sociale una misura di sostegno al reddito con alcune limitazioni rispetto alle pensioni tradizionali.

Bonus Natale da 100 Euro: Requisiti e Modalità per Ottenerlo

Il Decreto Omnibus ha introdotto una novità molto attesa per molte famiglie italiane: il bonus Natale da 100 euro. Questa indennità una tantum è destinata a sostenere economicamente i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, che si trovano a dover affrontare le spese tipiche del periodo festivo.

Ma chi ha diritto a questo bonus? Per poter beneficiare dei 100 euro aggiuntivi sulla tredicesima, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • Avere figli a carico è un requisito essenziale per accedere a questa determinata agevolazione fiscale.
  • Reddito annuo contenuto: Il reddito complessivo del nucleo familiare non deve superare i 28.000 euro annui.

Come richiedere il bonus Natale:

Per ottenere il bonus, il lavoratore dipendente dovrà presentare al proprio datore di lavoro una semplice dichiarazione in cui attesta il possesso dei requisiti richiesti. In questa dichiarazione, sarà necessario indicare il proprio codice fiscale e quello dei familiari a carico.

Il datore di lavoro, a sua volta, provvederà a erogare l’importo del bonus direttamente in busta paga, insieme alla tredicesima. Successivamente, il datore di lavoro potrà recuperare l’importo anticipato tramite le procedure di compensazione previste dalla normativa vigente.

Casi particolari:

Per i lavoratori domestici e per coloro che non hanno un sostituto d’imposta, la procedura per richiedere il bonus Natale è leggermente diversa. In questi casi, sarà necessario attendere la dichiarazione dei redditi 2025 per presentare la richiesta e, se necessario, restituire eventuali somme percepite indebitamente.

In breve, il bonus Natale rappresenta un’opportunità per sostenere le famiglie con figli a carico e con redditi contenuti. Per poter beneficiare di questo contributo, è sufficiente presentare una semplice dichiarazione al proprio datore di lavoro e rispettare i requisiti previsti dalla normativa.

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