Mercati finanziari oggi: Europa in affanno, Stellantis sotto pressione
Mercati finanziari oggi: Europa fiacca, nuova politica di Donald Trump e il peso su Stellantis a Milano.
Mercati finanziari oggi: L’Europa arranca, trascinando giù Stellantis a Milano. L’ombra della nuova politica di Trump incombe sui mercati. Scopri di più.
I mercati finanziari oggi sono agitati da forti venti contrari. L’Europa mostra segni di debolezza, con gli indici principali in territorio negativo. A Milano, Stellantis è sotto pressione, subendo le conseguenze di un contesto economico sfavorevole. L’ombra della nuova politica economica di Donald Trump incombe sui mercati, alimentando incertezza e volatilità. Quali fattori scatenanti hanno innescato questa brusca frenata dei mercati? E quali sono le prospettive future per Stellantis e per l’intero mercato azionario europeo? In questo articolo approfondiremo l’analisi di questa situazione complessa, cercando di fornire al lettore tutti gli elementi necessari per comprendere appieno i rischi e le opportunità in gioco.
Mercati finanziari oggi sotto shock: le nuove politiche americane scuotono gli investitori
I mercati azionari europei hanno aperto la seduta con cautela, gli investitori si mostrano prudenti alla luce delle nuove politiche annunciate dal neo eletto Presidente degli Stati Uniti. A Milano, il titolo Stellantis ha subito un leggero calo, mentre le piazze asiatiche hanno chiuso la giornata con un andamento misto, con Tokyo in rialzo.
Il Bitcoin, dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico, ha registrato una lieve correzione, mentre il dollaro statunitense si è rafforzato. Anche il prezzo del petrolio ha subito un leggero calo.
L’attenzione degli operatori è focalizzata principalmente sulle conseguenze delle nuove politiche economiche annunciate dall’Amministrazione americana. In particolare, le misure protezionistiche, con l’introduzione di dazi su prodotti importati da Messico e Canada, e il ritiro da importanti accordi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Accordo di Parigi sul clima, stanno generando incertezza sui mercati.
La decisione di incentivare le trivellazioni per sfruttare le risorse energetiche nazionali e l’abbandono del Green Deal stanno alimentando preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale e alle possibili conseguenze per il clima.
Nonostante le incertezze, il Presidente Donad Trump ha espresso ottimismo per il futuro dell’economia statunitense, promettendo un’era di prosperità e crescita.
Piazza Affari in rosso: Stellantis traina gli indici al ribasso
Sul listino milanese, Stellantis ha registrato un calo significativo, influenzato dai dati negativi sulle immatricolazioni in Europa pubblicati da Acea. Anche Davide Campari e Amplifon hanno mostrato una performance debole. Al contrario, Diasorin e Banca Mediolanum hanno chiuso la seduta in territorio positivo. Il settore bancario, nel complesso, ha mantenuto un andamento stabile, con Unicredit e Banca Popolare Emilia Romagna in evidenza. Banco BPM, invece, ha chiuso in leggera flessione, in attesa delle decisioni del consiglio di amministrazione. Gli investitori sono tornati a puntare su Generali, in seguito alla firma dell’accordo con Natixis. Brunello Cucinelli, forte di una performance positiva, si avvicina ai massimi storici.
Stellantis frenata dalle vendite: il colosso auto perde terreno in Europa
Il settore automotive europeo ha mostrato segnali di ripresa nel mese di dicembre, con un incremento delle immatricolazioni del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, portando il totale delle vendite nel 2024 a 12.963.614 unità, con un aumento dello 0,9% su base annua. Tuttavia, Stellantis ha registrato una performance decisamente inferiore alla media del mercato, con un calo delle vendite del 6,7% a dicembre e del 7,3% nell’intero anno. Questa contrazione ha eroso la quota di mercato del gruppo, che è scesa dall’11,6% al 12,9% nel mese di dicembre e dal 15,2% al 16,5% nell’intero 2024.
Un’analisi più approfondita dei dati trimestrali rivela che nel quarto trimestre Stellantis ha subito un calo delle immatricolazioni del 12%, a fronte di un mercato pressoché stabile. Questa performance negativa ha portato il colosso automobilistico a perdere la sua posizione di secondo player in Europa, superato da Renault.
Gli analisti di Intermonte hanno espresso preoccupazione per questa situazione, consigliando cautela sugli investimenti in Stellantis e fissando un target di prezzo a 12,8 euro.
Euro debole e Bitcoin in calo: i mercati reagiscono alle nuove politiche USA
I mercati finanziari hanno chiuso la giornata con un andamento misto, influenzati dalle nuove politiche economiche annunciate dal Presidente degli Stati Uniti. L’euro ha ceduto terreno, scambiandosi a 1,0375 dollari, un calo dello 0,27% rispetto alla chiusura precedente. Anche il dollaro giapponese ha mostrato una lieve debolezza, portandosi a 161,3 yen. Il Bitcoin, dopo aver toccato un nuovo massimo storico, ha subito una correzione del 4,7%, chiudendo a 102.309 dollari.
Il prezzo del petrolio WTI, contratto con scadenza marzo, si è mantenuto stabile a 76,46 dollari al barile, nonostante le promesse del presidente Trump di aumentare la produzione nazionale. Il gas naturale ha registrato un leggero calo dello 0,2%, attestandosi a 47,75 euro al megawattora.
Lo spread tra BTP e Bund è rimasto invariato a 110 punti, mentre il rendimento del BTP decennale si è mantenuto al 3,61%.
Le Borse asiatiche hanno chiuso la seduta con un andamento differenziato. Tokyo ha registrato un progresso dello 0,32%, raggiungendo i 39.027,98 punti, sostenuta dall’ottimismo sulle prospettive economiche statunitensi. Al contrario, le Borse cinesi hanno chiuso in territorio negativo, con l’indice Composite di Shanghai in calo dello 0,05% a 3.242,62 punti e l’indice di Shenzhen in rialzo dello 0,25% a 1.939,70 punti. Le incertezze sulle relazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, alla luce delle nuove politiche protezionistiche annunciate dal presidente Trump, hanno pesato sui mercati asiatici.
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