Pensione INPS ultima ora: Aumenti pensioni 2025

Pensione INPS 2025 ultima ora news: Importi, Date di Pagamento e Novità sulla Rivalutazione pensioni.

Pensione INPS ultima ora: Scopri tutti gli aumenti e le novità per il 2025. Date di pagamento, importi e rivalutazione. Non perdere i dettagli!

Novità shock per i pensionati! L’INPS ha svelato importanti cambiamenti che riguarderanno le pensioni nel 2025. Aumenti, rivalutazioni e nuove date di pagamento: scopri cosa cambia per il tuo assegno. C’è una sorpresa inaspettata che riguarda i conguagli del 2024. Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli e non perderti nessuna novità.

Pensioni 2025: ecco gli aumenti ufficiali

L’INPS ha ufficializzato gli importi aggiornati delle pensioni per il 2025. Oltre 20 milioni di pensionati vedranno ricalcolate le loro mensilità, senza però prevedere conguagli per l’anno precedente. L’Istituto ha completato le operazioni di adeguamento delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, in linea con quanto previsto dalla circolare numero 23 del 28 gennaio 2025. Tutti i dettagli sulle nuove misure sono ora disponibili.

News pensioni: confermato l’aumento del 5,4%, niente conguagli

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato che l’incremento delle pensioni per l’anno 2023 è stato definitivamente fissato al 5,4%. Questa percentuale, stabilita dall’articolo 1 del decreto interministeriale del 15 novembre 2024, non subirà alcuna revisione. Di conseguenza, non saranno previsti conguagli per i pensionati relativi all’anno 2024.

Pensioni 2025: aumento provvisorio dello 0,8%, possibili conguagli

Il decreto interministeriale del 15 novembre 2024 ha stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2025, le pensioni subiranno un aumento provvisorio dello 0,8%. Tale incremento è soggetto a possibili conguagli in sede di rivalutazione per l’anno successivo. È importante sottolineare che questo valore provvisorio dell’importo minimo pensionistico serve anche come riferimento per determinare i limiti di altre prestazioni legate al reddito per l’anno 2025.

Riforma Pensioni: l’incremento annuale dipende dall’importo

A partire dal 1° gennaio 2022, la rivalutazione automatica delle pensioni segue le indicazioni della legge 27 dicembre 2019, n. 160. In base a questa normativa, l’incremento annuale delle pensioni varia in base all’importo iniziale. Nello specifico, le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo sono rivalutate del 100%, quelle comprese tra quattro e cinque volte del 90%, e quelle superiori a cinque volte del 75%.

Pensioni minime aumentano di 13,27 euro a gennaio 2025

Dal primo gennaio 2025, i pensionati che percepiscono l’importo minimo vedranno un incremento mensile di 13,27 euro, portando l’assegno a 616,67 euro. Questo adeguamento, pari al 2,2%, è stato deciso per compensare l’inflazione. L’Istituto previdenziale ha stabilito che il trattamento minimo di base è pari a 603,40 euro.

Per le pensioni superiori al minimo, l’aumento varia in base all’importo totale. Le pensioni fino a quattro volte il minimo (circa 2.394,44 euro mensili lordi) beneficiano di un incremento completo dello 0,8%, corrispondente all’inflazione. Per le pensioni comprese tra quattro e cinque volte il minimo (fino a 2.993,06 euro mensili lordi), l’aumento è del 90% dell’inflazione, ovvero dello 0,72%. Infine, per le pensioni che superano cinque volte il minimo, l’incremento è del 75% dell’inflazione, pari allo 0,60%.

Come viene calcolato l’aumento delle pensioni: le regole INPS

L’INPS ha precisato che l’aumento pensionistico si applica all’importo mensile attualmente percepito da ciascun pensionato, calcolato in base alla normativa vigente prima del 2022. Il reddito personale non incide sulla misura dell’incremento. Nel caso di pensioni integrate al minimo, l’aumento viene calcolato sull’importo totale percepito. Per le pensioni non integrate al minimo, ma con un importo complessivo pari o inferiore al minimo INPS, l’incremento si applica all’importo lordo. Infine, per le pensioni internazionali, l’aumento viene calcolato sulla parte di pensione erogata dall’Italia.

Cosa cambia per i pensionati nel 2025: requisiti e imposte

Per accedere alla pensione di vecchiaia o all’assegno sociale nel 2025, è necessario aver compiuto 67 anni. Questo requisito anagrafico è stato confermato dall’INPS e applicato a tutti i casi.

Per quanto riguarda le imposte, l’Istituto ricorda che eventuali differenze tra le ritenute fiscali effettuate nel 2024 e l’importo dovuto saranno recuperate nei primi mesi del 2025. In particolare, i pensionati con redditi annuali fino a 18.000 euro e conguagli superiori a 100 euro potranno rateizzare il debito fiscale fino a novembre 2025. Le somme recuperate saranno riportate nella certificazione unica 2025.

Pagamenti rateali delle addizionali IRPEF nel 2025

Le addizionali regionali e comunali sull’IRPEF saranno trattenute in rate mensili a partire da gennaio 2025. Le addizionali relative all’anno 2024 saranno riscosse fino a novembre 2025. Per quanto riguarda le addizionali comunali anticipate per il 2025, queste verranno trattenute da marzo a novembre dello stesso anno. L’importo esatto delle addizionali dipenderà dalle aliquote stabilite dalle Regioni e dai Comuni, che potrebbero subire modifiche e quindi comportare adeguamenti a partire da marzo 2025.

Quando arrivano le pensioni nel 2025: il calendario completo

L’INPS ha comunicato il calendario dettagliato per i pagamenti delle pensioni nel 2025. Ecco un riepilogo mese per mese:

  • Gennaio: Il pagamento avverrà il 3 gennaio sia per chi ritira la pensione alle Poste che per chi ha l’accredito in banca.
  • Febbraio: Il 1° febbraio per chi ritira la pensione alle Poste e il 3 febbraio per chi ha l’accredito in banca.
  • Marzo: Il 1° marzo per chi ritira la pensione alle Poste e il 3 marzo per chi ha l’accredito in banca.
  • Aprile: Il 1° aprile per tutti.
  • Maggio: Il 2 maggio per tutti (il primo è festivo).
  • Giugno: Il 3 giugno per tutti (il primo e il 2 sono festivi).
  • Luglio, agosto, settembre, ottobre: Il primo giorno bancabile di ogni mese.
  • Novembre: Il 3 novembre per tutti (il primo e il 2 sono festivi).
  • Dicembre: Il primo giorno bancabile del mese.

In sintesi:

  • Di norma, l’accredito delle pensioni avviene il primo giorno lavorativo del mese.
  • Eccezioni: Nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, maggio, giugno e novembre, i pensionati con accredito in banca potrebbero ricevere il pagamento il 3 del mese a causa delle festività.
  • Poste: I pensionati che ritirano la pensione alle Poste seguiranno il calendario sopra indicato, con alcune variazioni nei primi mesi dell’anno.

Aumenti pensioni 2025: ecco quanto cambia per tutti

Riassumendo:

Aumento delle pensioni minime nel 2025: A partire da gennaio 2025, le pensioni minime subiscono un incremento di 13,27 euro mensili, raggiungendo i 616,67 euro. Questo adeguamento, pari al 2,2%, è stato deciso per compensare l’inflazione. L’importo minimo iniziale, prima dell’incremento, era di 603,40 euro.

Rivalutazione per le altre pensioni: Le pensioni che superano l’importo minimo saranno rivalutate in base a specifici criteri. Le pensioni fino a quattro volte il minimo (circa 2.394,44 euro lordi) beneficeranno di un aumento completo dello 0,8%, corrispondente all’inflazione. Per le pensioni comprese tra quattro e cinque volte il minimo (fino a 2.993,06 euro lordi), l’aumento sarà del 90% dell’inflazione, ovvero dello 0,72%. Infine, per le pensioni superiori a cinque volte il minimo, l’incremento sarà del 75% dell’inflazione, pari allo 0,60%.

Pensioni febbraio 2025: quando arriva l’accredito

L’INPS ha comunicato che la prossima rata pensionistica sarà erogata il 1° febbraio per coloro che ritirano la pensione presso gli uffici postali. Per i pensionati con accredito bancario, il pagamento avverrà il 3 febbraio. Questo calendario è in linea con le disposizioni generali che prevedono l’accredito delle pensioni il primo giorno lavorativo di ogni mese, salvo alcune eccezioni legate a festività. Ricordiamo che per i mesi successivi, salvo ulteriori variazioni, le pensioni verranno erogate secondo lo stesso criterio.

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