Pensioni INPS: Bonus 154,94€ a dicembre
Pensioni INPS: novità dicembre 2024, bonus 154,94€ per più di 400.000 pensionati, chi ha diritto?
Pensioni INPS: bonus 154,94€ in arrivo a dicembre 2024 per molti pensionati italiani. Scopri a chi spetta ricevere i soldi in più e come ottenerli.
INDICE
- Aumento delle pensioni Inps a dicembre: a chi spetta la quattordicesima e di quanto?
- Bonus INPS di 154,94 euro: a chi spetta e come funziona
- Quattordicesima mensilità 2024: novità e dettagli sull’erogazione
- Chi ha diritto alla quattordicesima? Requisiti e esclusioni dettagliate
- Cosa succede alla quattordicesima in caso di decesso del pensionato?
- Requisiti per ottenere l’importo aggiuntivo sulla pensione INPS: una guida dettagliata
- Pagamento dell’importo aggiuntivo e della somma aggiuntiva: dettagli e tempistiche
Aumento delle pensioni Inps a dicembre: a chi spetta la quattordicesima e di quanto?
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha comunicato un importante aggiornamento per oltre 400.000 pensionati italiani. A partire da dicembre 2024, questi beneficiari riceveranno un incremento mensile di 154,94 euro sulla loro pensione. Si tratta di un importo aggiuntivo introdotto nel 2001 per sostenere il potere d’acquisto dei pensionati e legato all’andamento dell’inflazione.
Oltre a questo aumento strutturale, l’INPS ha erogato la quattordicesima mensilità a dicembre 2024 a più di 200.000 pensionati. Questa prestazione una tantum, introdotta per supportare economicamente i pensionati con redditi più bassi, va ad integrare la pensione ordinaria.
È importante sottolineare che:
- L’aumento di 154,94 euro è automatico e non richiede alcuna richiesta da parte del pensionato.
- La quattordicesima mensilità è invece soggetta a specifici requisiti di reddito e contributivi, definiti dalla normativa vigente.
Per verificare se si ha diritto a queste prestazioni e conoscere l’importo esatto dell’aumento, si consiglia di consultare il sito web dell’INPS o rivolgersi agli sportelli territoriali.
Bonus INPS di 154,94 euro: a chi spetta e come funziona
L’INPS ha annunciato l’erogazione automatica di un bonus di 154,94 euro per oltre 400.000 pensionati italiani. Questa somma aggiuntiva, introdotta nel 2001 dalla Legge Finanziaria, sarà corrisposta con la rata pensionistica di dicembre 2024.
A chi spetta il bonus?
Il beneficio è destinato ai pensionati con redditi bassi, che soddisfano determinati requisiti reddituali e contributivi. L’INPS effettuerà un calcolo provvisorio basato sui dati in suo possesso, ma una verifica definitiva dei requisiti sarà effettuata successivamente.
Come funziona l’erogazione?
- Pagamento automatico: L’importo di 154,94 euro sarà accreditato direttamente sulla pensione di dicembre, senza che il pensionato debba presentare alcuna domanda.
- Calcolo provvisorio: L’INPS effettuerà un calcolo iniziale basandosi sull’importo della pensione attuale e sull’ultimo reddito dichiarato.
- Verifica dei requisiti: Successivamente, l’INPS verificherà in modo più approfondito se il pensionato ha effettivamente diritto al bonus, incrociando i dati con altre banche dati.
- Sistemi pensionistici: Per le pensioni gestite nei sistemi integrati, il pagamento verrà effettuato a livello centrale, mentre per le pensioni gestite nei sistemi proprietari, il pagamento sarà effettuato dalle strutture territoriali dell’INPS.
Perché questo bonus?
L’obiettivo dell’importo aggiuntivo è sostenere economicamente i pensionati con redditi più bassi, aiutandoli a far fronte all’aumento del costo della vita.
Quattordicesima mensilità 2024: novità e dettagli sull’erogazione
L’INPS ha fornito chiarimenti importanti riguardanti l’erogazione della quattordicesima mensilità per il secondo semestre del 2024. In particolare, l’Istituto ha confermato l’applicazione dei limiti reddituali al tasso definitivo del 5,4% per determinare l’importo della somma aggiuntiva. Questo aggiornamento ha interessato oltre 200.000 beneficiari che hanno visto accreditata la quattordicesima direttamente sulla mensilità di dicembre.
Cosa significa questo aggiornamento?
L’applicazione del tasso del 5,4% ha influenzato il calcolo dell’importo esatto della quattordicesima per ogni beneficiario. Questo tasso, stabilito annualmente, serve a indicizzare la somma aggiuntiva e a garantirne un adeguamento al costo della vita.
Chi ha diritto alla quattordicesima?
La quattordicesima mensilità è una prestazione economica destinata a specifiche categorie di pensionati, principalmente coloro che hanno raggiunto una certa età e che rispettano determinati requisiti reddituali. L’importo della quattordicesima varia a seconda dell’anzianità contributiva e del reddito complessivo del pensionato.
Come viene calcolata la quattordicesima?
Il calcolo della quattordicesima è un processo complesso che tiene conto di diversi fattori, tra cui:
- Anzianità contributiva: Maggiore è l’anzianità contributiva, maggiore è l’importo della quattordicesima.
- Reddito complessivo: Esiste un limite di reddito oltre il quale l’importo della quattordicesima viene ridotto o eliminato.
- Tasso di indicizzazione: Il tasso di indicizzazione, come il 5,4% menzionato in precedenza, serve ad adeguare l’importo della quattordicesima all’inflazione.
Cosa fare se non ho ricevuto la quattordicesima?
Se hai diritto alla quattordicesima e non l’hai ancora ricevuta, ti consigliamo di contattare l’INPS per verificare la tua posizione e richiedere eventuali chiarimenti.
L’INPS ha definito le modalità di erogazione della quattordicesima mensilità per il secondo semestre del 2024, applicando un tasso di indicizzazione del 5,4%. Oltre 200.000 pensionati hanno beneficiato di questa misura, che rappresenta un importante sostegno economico per i pensionati con redditi più bassi.
Chi ha diritto alla quattordicesima? Requisiti e esclusioni dettagliate
L’INPS ha definito con precisione i criteri per l’erogazione della quattordicesima mensilità, una prestazione economica destinata a sostenere i pensionati con redditi più bassi.
A chi spetta la quattordicesima?
La quattordicesima è riconosciuta ai titolari di:
- Pensioni dirette: ovvero quelle erogate dall’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e dalle forme pensionistiche sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa.
- Pensioni gestite da enti specifici: come quelli indicati dal decreto legislativo 509/94.
In sostanza, hanno diritto alla quattordicesima tutti coloro che percepiscono una pensione principale, a prescindere dalla tipologia (anzianità, vecchiaia, invalidità, ecc.).
A chi non spetta la quattordicesima?
Ci sono alcune categorie di pensionati escluse dall’erogazione della quattordicesima:
- Pensioni in cumulo: Chi percepisce una pensione di vecchiaia calcolata con il sistema di cumulo a formazione progressiva non ha diritto alla quattordicesima fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote.
- Pensioni supplementari: Le pensioni integrative o accessorie non danno diritto alla quattordicesima.
- Pensioni detassate: Le pensioni soggette a convenzioni sulla doppia imposizione non sono incluse.
- Le pensioni soggette a sostituzione dello Stato o a rivalsa degli Enti locali non rientrano tra quelle interessate
- Pensioni con pagamento localizzato: Le pensioni pagate presso uffici pagatori delle strutture territoriali non rientrano tra i beneficiari.
- Pensioni con importo nullo a dicembre 2023: Chi non ha percepito alcuna pensione nel mese di dicembre 2023 non ha diritto alla quattordicesima.
- Pensioni eliminate: Le pensioni cessate non beneficiano della quattordicesima.
Perché queste esclusioni?
Le esclusioni sopra elencate sono state stabilite dalla normativa vigente per garantire una distribuzione equa delle risorse e per focalizzare il beneficio sui pensionati con maggiori necessità economiche.
La quattordicesima mensilità è una prestazione importante per il sostegno dei pensionati, ma è soggetta a specifici requisiti. Per avere diritto alla quattordicesima è necessario essere titolari di una pensione principale e non rientrare nelle categorie escluse.
Cosa succede alla quattordicesima in caso di decesso del pensionato?
L’INPS ha fornito chiarimenti specifici su come viene gestita la quattordicesima mensilità nel caso di decesso del pensionato.
Cosa succede alla quattordicesima in caso di morte del pensionato?
Se il pensionato a cui è stata attribuita la quattordicesima viene a mancare, la parte di importo aggiuntivo corrispondente ai mesi di pensione effettivamente percepiti prima del decesso sarà ereditato dai legittimi successori.
Come avviene il pagamento?
- Struttura territoriale competente: La struttura territoriale dell’INPS competente per il territorio in cui risiedeva il defunto si occuperà di erogare l’importo spettante agli eredi o al titolare della pensione eliminata.
- Casellario centrale dei pensionati: Nel caso in cui gli eredi o il titolare della pensione eliminata non risultino già beneficiari di altre prestazioni presso l’INPS, il Casellario centrale dei pensionati provvederà a individuare l’ente competente per effettuare il pagamento.
Perché questa procedura?
Questa procedura è finalizzata a garantire che l’importo aggiuntivo della quattordicesima sia sempre corrisposto a chi ne ha diritto, anche in caso di decesso del pensionato. In questo modo, si evita la perdita di un beneficio economico che spettava al defunto o ai suoi eredi.
Cosa devono fare gli eredi?
Gli eredi del pensionato deceduto non devono presentare alcuna domanda specifica per richiedere la quota di quattordicesima spettante. L’INPS provvederà ad effettuare i controlli necessari e a corrispondere l’importo dovuto attraverso le modalità previste.
L’INPS ha stabilito una procedura chiara e precisa per gestire la quattordicesima mensilità in caso di decesso del pensionato. L’importo spettante verrà corrisposto agli eredi o al titolare della pensione eliminata attraverso la struttura territoriale dell’INPS competente o, in assenza di altri beneficiari presso l’INPS, tramite il Casellario centrale dei pensionati.
Requisiti per ottenere l’importo aggiuntivo sulla pensione INPS: una guida dettagliata
L’importo aggiuntivo sulla pensione è un beneficio economico destinato a specifici pensionati. Per poter usufruire di questa integrazione, è necessario soddisfare alcuni requisiti ben precisi, sia in termini di importo della pensione che di reddito complessivo.
Requisiti sull’importo della pensione:
- Limite massimo: L’importo complessivo della pensione, comprensiva di eventuali maggiorazioni sociali, non deve superare una determinata soglia. Per l’anno 2024, questo limite è pari a 7.936,87 euro.
- Pensione inferiore al limite: Se l’importo della pensione è inferiore a 7.936,87 euro ma superiore a 7.781,93 euro (che corrisponde al trattamento minimo maggiorato del 5,4%), il pensionato avrà diritto a una parte dell’importo aggiuntivo, pari alla differenza tra la sua pensione e il limite massimo.
Requisiti sul reddito:
- Reddito personale: Il reddito complessivo del pensionato, comprensivo della pensione, non deve superare una volta e mezza l’importo del trattamento minimo, ovvero 11.672,9 euro annui per il 2024.
- Reddito del nucleo familiare: Nel caso di pensionati coniugati, il reddito complessivo del nucleo familiare (pensionato più coniuge) non deve superare tre volte l’importo del trattamento minimo, cioè 23.345,79 euro annui per il 2024.
- Redditi considerati: Ai fini del calcolo del reddito, vengono considerati tutti i redditi assoggettabili all’IRPEF, ad eccezione del reddito della casa di abitazione e di alcune altre tipologie di reddito specificate dalla normativa.
Quali sono le limitazioni per coloro che non rispettano i requisiti stabiliti?
Se il pensionato supera uno dei limiti di reddito o di importo della pensione indicati, non avrà diritto all’importo aggiuntivo.
È importante sottolineare che:
- La rivalutazione straordinaria degli assegni minimi: prevista dalla legge 197/2022 non incide sul diritto all’importo aggiuntivo.
- I pensionati legalmente separati: non sono tenuti a cumulare il proprio reddito con quello del coniuge.
- Le pensioni liquidate in regime di convenzione internazionale: vengono considerate nell’ambito del calcolo del reddito complessivo.
Quindi, per avere diritto all’importo aggiuntivo sulla pensione, è necessario che l’importo della pensione sia inferiore o uguale a una determinata soglia e che il reddito complessivo del pensionato o del nucleo familiare non superi i limiti stabiliti dalla normativa vigente.
Pagamento dell’importo aggiuntivo e della somma aggiuntiva: dettagli e tempistiche
L’INPS ha comunicato le modalità di pagamento dell’importo aggiuntivo e della somma aggiuntiva per i pensionati. Vediamo nel dettaglio come verranno erogati questi benefici.
Pagamento dell’importo aggiuntivo:
- Quando: L’importo aggiuntivo, introdotto dalla Legge Finanziaria del 2001, verrà accreditato sulla rata pensionistica di dicembre 2024.
- Come riconoscerlo: Sulla bolletta della pensione, l’importo aggiuntivo sarà chiaramente identificato con la dicitura “Importo Aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000 n. 388) – Credito Anno 2024”.
- Pensioni non gestite dall’INPS: Nel caso di pensionati non iscritti all’INPS, l’importo sarà erogato dalla cassa professionale individuata dal Casellario centrale dei pensionati.
Pagamento della somma aggiuntiva:
- Chi ne ha diritto: Hanno diritto alla somma aggiuntiva i pensionati che hanno compiuto 64 anni tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2024 (o nel periodo compreso tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2024 per i pensionati della pubblica amministrazione).
- Motivo: Questa somma è destinata ai pensionati che, a causa della data di compimento dei 64 anni, non sono stati inclusi nel pagamento della somma aggiuntiva effettuato a luglio 2024.
- Oltre duecentomila pensionati sono destinatari di questa integrazione pensionistica nel mese di dicembre.
- Quando: Anche la somma aggiuntiva sarà accreditata sulla rata pensionistica di dicembre 2024.
Recupero delle somme indebitamente corrisposte:
L’INPS ha inoltre precisato che sono state verificate le posizioni di tutti i pensionati per accertare che avessero diritto all’importo aggiuntivo. Nel caso in cui siano state riscontrate irregolarità, l’Istituto provvederà al recupero delle somme indebitamente erogate.
Dunque, L’INPS ha definito le modalità di pagamento sia dell’importo aggiuntivo, introdotto nel 2001, sia della somma aggiuntiva destinata ai pensionati che hanno compiuto 64 anni nel secondo semestre del 2024. Entrambi i benefici saranno accreditati sulla rata pensionistica di dicembre 2024. È importante sottolineare che l’INPS ha avviato controlli per verificare il corretto pagamento delle somme e recuperare eventuali importi indebitamente erogati.
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