Proroga secondo acconto 2024 ultime notizie
Proroga secondo acconto 2024 ultime notizie: novità e scadenze. Buone notizie per le partite IVA
Proroga secondo acconto 2024 ultime notizie: tutte le ultime novità sulle scadenze e le possibilità di rateizzazione.
Buone notizie per le partite IVA! Si parla sempre più insistentemente di una possibile proroga del secondo acconto delle imposte 2024. Questa novità, se confermata, potrebbe portare un notevole sollievo a molti contribuenti, alle prese con scadenze fiscali sempre più stringenti. Ma quali sono le ultime novità sulla questione? E quali sono le condizioni per poter beneficiare di questa proroga? Scopri tutti i dettagli che stai cercando, continua a leggere!
INDICE
- CPB e Acconto 2024: Slitta la scadenza? Tutte le novità sul concordato e l’IMU
- Proroga acconto IMU 2024: Agevolazioni e novità per le partite IVA
- Acconto IMU 2024: guida completa Scadenze, modalità di pagamento e ultime novità
CPB e Acconto 2024: Una Scadenza Delicata tra Proroghe e Incertezze
Il 2024 si è rivelato un anno particolarmente complesso per i contribuenti italiani, in particolare per coloro che hanno aderito o intendono aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB). La concomitanza di scadenze fiscali e le recenti novità legislative hanno generato un quadro piuttosto intricato, soprattutto per quanto riguarda il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.
Il termine ultimo per il versamento della seconda rata dell’acconto è stato spostato al 2 dicembre a causa della festività che cade il 30 novembre. Tuttavia, le difficoltà legate all’adesione al CPB, resa possibile entro il 12 dicembre grazie al Decreto Legge n. 167/2024, hanno sollevato interrogativi sulla tempistica dei pagamenti.
L’asincronia tra le scadenze ha creato una situazione di incertezza per molti contribuenti. Da un lato, la possibilità di aderire al CPB entro il 12 dicembre offre una finestra temporale più ampia per organizzare la propria posizione fiscale. Dall’altro, la scadenza del secondo acconto, che precede di alcuni giorni quella per l’adesione al CPB, potrebbe creare delle criticità per coloro che intendono avvalersi di questa opportunità.
Per venire incontro alle esigenze dei contribuenti, è stata avanzata la proposta di un ulteriore proroga del termine per il versamento del secondo acconto, fissato al 16 gennaio 2025. A questa proroga sarebbe associata la possibilità di rateizzare il pagamento in cinque quote mensili, fino a maggio. Questa soluzione offrirebbe una maggiore flessibilità ai contribuenti, consentendo loro di meglio gestire i propri impegni fiscali.
Al momento, l’approvazione definitiva di questa proroga è ancora in attesa. Diversi emendamenti sono stati depositati in tal senso, ma la decisione finale spetta al legislatore. È possibile che una risposta definitiva arrivi nei prossimi giorni, anche se non è escluso un ulteriore slittamento.
È fondamentale che i contribuenti interessati seguano attentamente gli sviluppi normativi e si rivolgano ai propri consulenti di fiducia per una valutazione personalizzata della propria situazione.
Acconto IMU 2024: proroga in vista per le partite IVA?
Il 30 novembre segna la scadenza per adempiere all’obbligo di versamento della seconda quota delle imposte. Tuttavia, nel 2024, a causa della festività del sabato, la scadenza è stata posticipata al 2 dicembre. Tuttavia, le novità non finiscono qui. Un recente emendamento al Decreto Fiscale ha introdotto la possibilità di un ulteriore rinvio per una categoria ben precisa di contribuenti: i titolari di partita IVA con ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.
Cosa significa questo? In sostanza, milioni di lavoratori autonomi potrebbero beneficiare di una proroga per il pagamento del secondo acconto. Questa misura, se confermata, offrirebbe un importante respiro finanziario a molte partite IVA, alle prese con un contesto economico ancora complesso.
Ma quali sono le condizioni per poter beneficiare di questo rinvio? Al momento, i dettagli sono ancora vaghi. L’emendamento prevede un rinvio, ma non specifica la nuova data limite né le modalità di richiesta. Si attendono quindi chiarimenti ufficiali da parte del Governo e dell’Agenzia delle Entrate.
Perché è importante questa proroga? Per molti lavoratori autonomi, il secondo acconto rappresenta una voce di spesa importante. Un rinvio della scadenza potrebbe consentire loro di meglio organizzare la propria liquidità e di far fronte a eventuali difficoltà finanziarie.
Cosa fare nel frattempo? Si consiglia a tutti i contribuenti interessati di tenere d’occhio gli aggiornamenti normativi e di consultare il proprio commercialista per una valutazione personalizzata della propria situazione.
Acconto IMU 2024: come versare e quando
Il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi è un adempimento fiscale che molti contribuenti devono affrontare. Ma come funziona esattamente questo pagamento e quali sono le regole da seguire?
Innanzitutto, è importante ricordare che l’importo dell’acconto è calcolato sulla base dell’imposta pagata nell’anno precedente, al netto di eventuali detrazioni o crediti. Il contribuente è tenuto a versare un acconto se l’imposta dovuta nell’anno precedente ha superato la soglia dei 51,65 euro.
Il metodo di pagamento può differire in base all’ammontare totale dell’acconto da versare:
- Per gli importi inferiori a €257,52, il pagamento è semplificato: basta un unico versamento entro il 2 dicembre 2024.
- Se l’importo dell’acconto è pari oppure supera i 257,52 euro, è obbligatorio suddividerlo in due rate:
- Prima rata: La prima rata, corrispondente al 40% dell’importo totale dovuto, è stata versata entro lo scorso giugno, insieme al saldo relativo all’anno precedente.
- Seconda rata: Da versare entro il 2 dicembre 2024, pari al restante 60% dell’importo totale.
È importante sottolineare che i contribuenti hanno la possibilità di ricalcolare l’importo dell’acconto se prevedono una riduzione dell’imposta dovuta per l’anno in corso. Questa misura previene il versamento di importi superiori a quelli effettivamente dovuti.
Quindi, il versamento del secondo acconto è un obbligo fiscale per molti contribuenti. L’importo e le modalità di versamento del secondo acconto dipendono dalla dichiarazione dei redditi presentata. Per evitare sanzioni, è essenziale verificare le proprie comunicazioni fiscali e rispettare le scadenze indicate.
Acconto IMU 2024: verso una proroga e la rateizzazione?
Si prospettano novità positive per alleviare il carico fiscale delle partite IVA italiane. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha infatti espresso un parere favorevole alla proposta di posticipare la scadenza del secondo acconto delle imposte dal 2 dicembre 2024 al 16 gennaio 2025. Non solo: si sta valutando anche la possibilità di rateizzare l’importo in cinque quote mensili, fino a maggio 2025.
Questa misura, se confermata, offrirebbe un notevole beneficio a milioni di contribuenti, consentendo loro di affrontare con maggiore tranquillità gli adempimenti fiscali. La rateizzazione, in particolare, permetterebbe di spalmare il pagamento nel tempo, evitando così un eccessivo impatto sulla liquidità delle imprese.
Quando entrerà in vigore definitivamente questa proroga? Al momento, tutto è ancora in divenire. Il Decreto Fiscale, all’interno del quale è inserito l’emendamento sulla proroga dell’acconto, deve essere convertito in legge entro il 18 dicembre. Le prossime settimane saranno quindi cruciali per capire se questa importante novità verrà confermata.
Cosa succederà se la proroga verrà approvata? I contribuenti avranno a disposizione due diverse opzioni di versamento:
- Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione entro la scadenza del 16 gennaio 2025.
- Rateizzazione in cinque quote: A partire da gennaio 2025, con scadenza il 16 di ogni mese fino a maggio.
La possibilità di un rinvio e di una rateizzazione del secondo acconto rappresenta una buona notizia per le partite IVA. Tuttavia, è fondamentale attendere l’approvazione definitiva del Decreto Fiscale per avere certezze in merito.
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